Gli “sport estremi” nel cardiopatico: un inquadramento utile a consigliare i pazienti. Feletti F, Savonitto S. Giornale Italiano di Cardiologia 2024. Feletti F, Savonitto S.
Il termine “sport estremi” comprende un ventaglio di attività sportive, per lo più individuali, praticate all’aperto e non competitive, accomunate dal ruolo chiave delle variabili ambientali, dall’importanza di parametri qualitativi nel valutare la prestazione, dalla centralità di elementi tecnologici e dall’elevato rischio percepito che attrae l’attenzione dei media favorendone la popolarità. Tali discipline, pur nella diversità, sono accomunate da rischi specifici, aspetti fisiologici e fisiopatologici. L’età media dei praticanti, generalmente superiore a quella degli sport tradizionali, e la prevalenza di soggetti maschi implicano una maggiore probabilità di valutazione cardiologica il cui percorso non è codificato come quello degli sport tradizionali, soprattutto agonistici. Il rischio di eventi traumatici anche gravi di questi sport non appare superiore a quello di sport tradizionali e attività non sportive, mentre il rischio di eventi cardiovascolari è documentato solo per alcuni sport praticati in montagna, come alpinismo, sci e mountain bike, e non sembra essere superiore a quello di attività fisiche equivalenti eseguite a bassa quota. I criteri diagnostici e prognostici ai fini del counseling cardiologico degli appassionati non sono definiti in maniera specifica. L’esposizione ambientale a temperature estreme, altitudine, vento e umidità sono caratteristiche tipiche di queste attività che vanno affrontate con esperienza, preparazione ed equipaggiamento adeguati al fine di minimizzare il potenziale impatto sulla salute. Infine, il fatto che molte di queste attività vengano condotte in “aree remote” rispetto alla possibilità di pronto intervento va considerato nella valutazione del rischio in caso di evento cardiovascolare acuto. La definizione del rischio cardiovascolare costituisce un’area aperta di ricerca al fine di consentirne la pratica a porzioni crescenti di partecipanti.
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